La scuola, il lavoro, gli amici, i parenti e … le feste… le tanto attese feste. Condividere e festeggiare.
Questo manca agli italiani, all’europa e a tutti coloro che stanno vivendo questo momento storico molto delicato.Vorrei però rivolgere l’attenzione al tema della condivisione e alla difficoltà sempre più dilagante di questa possibilità e capacità. Siamo animali sociali diceva Aristotele, e siamo per natura portati a ricercare il contatto con gli altri che a sua volta può definire la nostra identità.
Negli ultimi anni però, la tecnologia ha portato l’umanità alla condivisione mediatica, alla circolazione delle idee globali in tempi record e alla connessione di mondi lontanissimi, ma la ragione e il progresso possono diventare da perfetti alleati dei terribili nemici senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, e questa consapevolezza è sempre più assente nei giovani che faticano a creare legami, amicizie in cui ci sia stata una condivisione reale di esperienze e vissuti.
Sempre più spesso giovani e adulti si incontrano e conversano tra loro con il loro cellulare, per condividere foto, social, siti e tanto altro… Dov’è finita l’esperienza, fatta di sensi ed emozioni? C’è? E dove? Si credo di si, ma è da ricercare e coltivare